SHENZHEN BAO'AN INTERNATIONAL AIRPORT

Sara Ferrara

Una manta adagiata lungo il delta del Fiume delle Perle smista il viavai di aerei e viaggiatori a pochi km dal centro di Shenzhen, nel moto fluido di una galleria continua – concepita dallo Studio Fuksas – che avvicina ad un’opera di land art il Terminal 3 di uno dei maggiori hub della Cina meridionale. Accoglie i visitatori la testa di questa forma organica, con una pensilina di ingresso che proietta verso l’esterno alcuni lembi della doppia pelle avvolgente la struttura: pannelli in vetro e in metallo sono infatti accostati a formare una morbida superficie traforata, che rivela dentro e fuori il motivo a nido d’ape e si lascia attraversare dalla luce naturale per gran parte della sua estensione.

La trama alveolare rimane protagonista degli interni, dove i materiali specchianti ne raddoppiano il disegno e le superfici si prestano – nelle ore diurne – alle proiezioni geometriche dei fasci luminosi. Pilastri bianchi sorreggono le ondulazioni della copertura e scandiscono gli spazi eterei di una vera e propria cattedrale contemporanea, in cui il culto della Natura non plasma solo lo scheletro, ma anche gli arredi: alberi stilizzati per il condizionamento dell’aria e volumi simili a rocce – dalle linee addolcite – come fioriere e sedute per la sosta. La dimensione di certi luoghi, in cui il tempo si dilata e si restringe, si concretizza idealmente nel movimento che il progetto ci restituisce, mentre la forte vocazione scultorea eleva anche la funzionalità allo status di icona.