Est. Storie di viaggi, città e architetture
Catalogo della mostra
Il volume presenta un organico racconto dell’intero progetto espositivo, articolandosi in molteplici frammenti iconografici e testuali che composti in un’unica lettura dipingono un inedito scenario dell’Est. La narrazione di città, architetture e storie, partendo dall’Italia guardando verso Est del mondo, è il perno centrale intorno al quale si sviluppa l’intero percorso documentato. Esperienze di viaggiatori e architetti italiani che hanno dimostrato un’originale abilità d’interpretazione dei luoghi, delle loro identità e culture, generando narrazioni capaci di produrre visioni inedite per i Paesi che li hanno ospitati. L’obiettivo è quello di analizzare territori che negli ultimi 30 anni sono stati caratterizzati da profonde trasformazioni sociali, politiche e urbane, confrontandosi con una complessa fase post-ideologica che ha richiesto visioni e soluzioni originali.
Una parte introduttiva testuale raccoglie saggi di Luca Molinari, Federica Rasenti, Laura Andreini, Chiara Ingrosso, Ida Amlesù, Alessandro Mosetti, Paolo Giordano, Paolo Scrivano, Sergei Tchoban. Ognuno degli autori presenta una visione, una lettura o una storia documentale dell’impatto che l’Est ha avuto sugli italiani che si sono trovati in quei paesi per progettare, costruire, documentare, scrivere o semplicemente esplorare. Alcuni estratti dai libri di Tiziano Terzani e un lungo articolo di Franco Raggi sono le “voci” che accompagnano il lettore nella storia e nella quotidianità dell’Est.
Sei studi italiani di fama internazionale – Renzo Piano, Massimiliano e Doriana Fuksas, Archea Associati, Piuarch, Michele De Lucchi e Mario Cucinella – sono in mostra e in catalogo con le loro opere e in particolare con i progetti che guardano con attenzione a Russia, Cina, Albania, Georgia e Vietnam. Ogni Paese e racconto mettono a confronto l’immaginario storico, documentato attraverso i preziosi materiali di archivio della Fondazione Cini, con la cultura italiana architettonica contemporanea, costruendo cortocircuiti inediti capaci di coinvolgere il visitatore e di evidenziare il valore del contributo italiano lungo i secoli.