NUOVO STADIO NAZIONALE DELL’ALBANIA

Concetta Tavoletta

Fondere l’idea del recente passato con un’immagine avveniristica è stato il compito dello studio Archea Associati per lo stadio di Tirana. Se, da un lato, il programma architettonico propone uno stadio high-tech, dall’altro non dimentica il legame storico con lo stadio preesistente. L’accesso alla struttura parte dall’ingresso originario dell’architetto italiano Gherardo Bosio che, dopo lo smantellamento dello stadio precedente, è stato ricomposto per anastilosi così da determinare una continuità tra il passato e il presente. L’impianto planimetrico fa da eco al tema del “forte” con la sua torre di avvistamento, un fleur che si apre alla città, la avvolge e la conduce verso una nuova immagine. La struttura non accoglie solo le attività sportive ma anche spazi commerciali, bar e ristoranti così da identificarsi come un’area autonoma che si offre come canovaccio per sperimentare un’idea innovativa di “centro”. Interessante e rappresentativa la cromia dell’intervento che richiama i colori della bandiera albanese con particolare attenzione all’apparato decorativo che si ispira ai ricami degli abiti tradizionali albanesi. La torre, alta oltre cento metri, punta ad essere non solo un landmark ma anche un luogo con una specifica funzione, in questo caso di hotel. In un momento in cui l’azione del progetto si relaziona al consumo del suolo, lo Stadio di Tirana mira al reale miglioramento della condizione del presente dello spazio urbano e la città ritrova la chiave per riconoscersi e dichiararsi luogo centrale di sperimentazione nel panorama internazionale.