LILING WORLD CERAMIC ART CITY

Maria Gelvi

Geometrie sinuose e colori iridescenti caratterizzano l’area del noto progetto di Archea associati per il complesso ricettivo e museo della ceramica a Li Ling. Un insediamento avvolgente, dai volumi plastici e accoglienti: un’insospettata città dell’arte alle porte di un’area industriale.

La forza generativa del progetto risiede nella capacità di dialogo tra natura e artificio, innovazione e tradizione, attitudine ricorrente che contraddistingue i lavori dello studio fiorentino.

Le seducenti policromie della ceramica determinano il “manifesto d’azione” degli alzati.

Come quinte inattese, gli edifici, ricreano nella loro collocazione un’atmosfera che mischia il fascino dell’antico alle più originali texture e lavorazioni di facciata, catapultando il visitatore in uno scenario mai visto prima. Il complesso di divide in due aree principali: una pubblica e una produttiva, rispettivamente disposte al centro e ai lati del sistema. 

Dalla piazza, vero cuore pulsante della cittadella, si diramano una serie di funzioni ricettive come due musei calligrafici, un museo dedicato alla ceramica, un albergo, un ristorante, residenze di lusso, servizi commerciali e un giardino pensile posto in copertura, raggiungibile attraverso un sistema di risalita.

I volumi per la loro interezza e disposizione sul piano, ricordano alcune figurazioni compositive di Giorgio Morandi. Grazie all’uso di un podium nascosto nel sottosuolo, questi “vasi” -al contempo autonomi e in relazione tra loro- offrono al pubblico diverse modalità di vivere lo spazio nell’alternanza di aree chiuse e aperte, dense e meno dense, restituendo, così, quel valore identitario e tipico della città storica cinese.