Fondazione Giorgio Cini

Giulio Quarenghi, Fabbriche e disegni di Giacomo Quarenghi architetto de S. M. l’imperatore di Russia, Mantova, presso gli editori Fratelli Negretti

1844

Alessandro Martoni

Libro a stampa, 330 × 474 mm

Nel 1821 Giulio Quarenghi, figlio del celebre architetto, pittore, scenografo della Valle Imagna che nella Russia di Caterina II, Paolo I e Alessandro I si era fatto campione di un colto e aggiornato palladianesimo neoclassico, edita a Milano presso Paolo Antonio Posi, per i tipi di Giovanni Pirotta, la prima edizione delle Fabbriche e disegni di Giacomo Quarenghi; l’opera, dedicata all’architetto milanese Luigi Cagnola, raccoglie e documenta i progetti paterni di maggior rilievo, reimpiegando come tavole illustrative una parte dei rami intagliati dall’incisore e cartografo pietroburghese Ivan Ivanovich Kolpakov, che lo stesso Giacomo Quarenghi aveva pubblicato nel 1810 a Pietroburgo nella rara edizione Edifices construits a Saint-Pétersbourg d’après les plans du Chevalier Quarenghi.
Il successo del volume e la necessità di incrementare la conoscenza e la circolazione presso intendenti e artefici, nonché veicolarne le finalità didattiche, dei tanti disegni e progetti quarenghiani spinse Giulio Quarenghi a curarne una nuova edizione che uscì, per i torchi mantovani dei Fratelli Negretti, in due volumi pubblicati nel 1843 e nel 1844, notevolmente arricchiti di progetti e tavole incise da Giacomo Bassaglia; i due volumi si qualificano come la fonte più attendibile per la conoscenza dell’opera architettonica quarenghiana.
Dal secondo volume del 1844, dedicato al principe ereditario e futuro zar Alessandro II, di cui la Fondazione Cini possiede l’esemplare integro esposto, proviene l’incisione sciolta con la tavola XVIII: essa mostra la planimetria con il progetto di ampliamento dei primi anni novanta del palazzo sulla Fontanka appartenuto al Principe Nikolaj Borisovič Jusupov, il celebre diplomatico, mecenate cosmopolita e raffinato collezionista, che in veste di mediatore commissionò al Canova, per conto di Caterina II, la replica dell’Amore e Psiche oggi all’Ermitage; in una lettera allo scultore veneto del novembre del 1804, Quarenghi scrive “fummo giorni or sono ad ammirare le sue bellissime statue dal Sig. Principe Jusupoff”. Nel ridefinire le parti preesistenti, indicate nella mappa con il colore più scuro, egli rimosse le decorazioni barocche e seppe mediare, con ispirato rigore palladiano, il passaggio tra il corpo centrale, a tempio con frontone triangolare e ordine ionico gigante che allaccia piano nobile e mezzanino, e i corpi laterali, anch’essi timpanati e svettanti su podio bugnato, grazie all’euritmia delle forature e all’unitarietà di cornicioni e balaustra. Di potente suggestione il fronte sulla corte, ingentilita da logge doriche balaustrate e un vestibolo aggettante raggiungibile attraverso rampe curvilinee; queste sono ribattute dalle ali che racchiudono la corte semicircolare, che s’espande in guisa d’anfiteatro, regolato da un architrave a triglifi e da portali serrati da coppie colonnate; scelte che sembrano ispirarsi alle soluzioni palladiane della villa Badoera di Fratta Polesine.
Di magniloquente e scenografico concepimento, tale da rivaleggiare in dimensioni e sontuosità con le dimore imperiali, è il progetto, non realizzato, per il palazzo moscovita commissionato nel 1797 dal principe Aleksandr Andreevič Bežborodko: il progetto è testimoniato da un altro foglio sciolto, proveniente dal volume del 1843 (anche se la tavola fu approntata per l’edizione del 1821), da leggersi accanto agli splendidi disegni conservati presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Per Bežborodko, potente e ricco diplomatico, fiduciario di Caterina II che gli affidò il ruolo di suo portavoce in Senato, Quarenghi concepisce una sontuosa residenza nobiliare, nella quale, accanto a saloni di rappresentanza, comodo e svago, si rincorrono cabinets, studioli, biblioteche, camerini e gallerie che avrebbero dovuto ospitare la ricca collezione d’arte e i libri. Per l’eminente e colto personaggio Quarenghi aveva ideato il celebre padiglione in rovina, d’ispirazione piranesiana, per il giardino della dacia di Poljustrovo.


Bibliografia: Giacomo Quarenghi, a cura di S. Angelini, testo di V. Piljavskij, catalogo di V. Zanella, Bergamo 1984, catt. 26-28 e 197-200; Giacomo Quarenghi. Architetto a Pietroburgo. Lettere e altri scritti, a cura di V. Zanni, Venezia 1987, p. 314; V. Zanella, “A guisa di apologia”: scritti e pubblicazioni di Giacomo Quarenghi sulla teoria e pratica dell’architettura, prefazione alla ed. anastatica di Fabbriche e disegni di Giacomo Quarenghi, Bergamo 1994; ; V. Poletto, in Disegni di Giacomo Quarenghi. Progetti architettonici, catalogo della mostra (Venezia, Gallerie dell’Accademia) a cura di A. Perissa Torrini e V. Poletto, Venezia 2018, pp. 160-165, cat. III 3.

Ritratto di Giacomo Quarenghi tratto dal volume di Giulio Quarenghi, Fabbriche e disegni di Giacomo Quarenghi architetto de S. M. l’imperatore di Russia, cavaliere di Malta e di S. Walodimiro illustrate dal Cavaliere Giulio suo figlio. Opera Dedicata a Sua Altezza Imperiale il Gran Duca ereditario delle Russie, Mantova, presso gli editori fratelli Negretti, 1844 
© Fondazione Giorgio Cini, Biblioteca della Nuova Manica Lunga

Frontespizio tratto dal volume di Giulio Quarenghi, Fabbriche e disegni di Giacomo Quarenghi architetto de S. M. l’imperatore di Russia, cavaliere di Malta e di S. Walodimiro illustrate dal Cavaliere Giulio suo figlio. Opera Dedicata a Sua Altezza Imperiale il Gran Duca ereditario delle Russie, Mantova, presso gli editori fratelli Negretti, 1844
© Fondazione Giorgio Cini, Biblioteca della Nuova Manica Lunga

Giacomo Quarenghi, inv., Giacomo Bassaglia, inc.
Prospetto anteriore e spaccato dell’ala destra del palazzo Bežborodko a Mosca, 1844
Acquaforte; 290 × 338 mm (inv. 36395)
© Fondazione Giorgio Cini, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

Giacomo Quarenghi, inv., Ivan Ivanovich Kolpakov, inc.
Planimetria di palazzo Jusupov sulla Fontanka a Pietroburgo, 1843
Acquaforte; 329 × 420 mm (inv. 36390)
© Fondazione Giorgio Cini, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

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Giulio Quarenghi, Fabbriche e disegni di Giacomo Quarenghi architetto de S. M. l’imperatore di Russia, Mantova, presso gli editori Fratelli Negretti
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